Con il Dottor Fabrizio Muzi, titolare della omonima Farmacia in Roma, parliamo del livello di servizio dei fornitori percepito dalle Farmacie.
La distribuzione farmaceutica ha un livello di servizio e di evoluzione tecnologica invidiabile in altri settori. L’automazione ed il livello di informatizzazione nelle farmacie è alto; una gestione complessa come quella della consegna giornaliera in farmacia da parte di più fornitori poteva essere snellita ed ottimizzata solo con l’ausilio della tecnologia informatica: Farmaclick è stata la svolta che da dieci anni ha standardizzato il flusso di informazioni verso le farmacie italiane.
Questo livello di automatismo però è riservato al solo distributore farmaceutico, il resto della filiera ancora usa strumenti e metodi tradizionali.
Abbiamo chiesto al Dottor Muzi la sua opinione al riguardo.
“Con il nostro gestionale di farmacia controlliamo tutte le nostre attività e sulla base di quelle informazioni gestiamo la nostra azienda. Però mentre con la distribuzione intermedia il dialogo quotidiano è per via informatica con il resto dei fornitori (industria farmaceutica), che sono la grandissima maggioranza, ancora gestiamo le informazioni in maniera tradizionale: visita del Rappresentante, ordine redatto manualmente, ecc.”
Proviamo a capire come funziona l’attività di un farmacista e quali sono le differenze tra i distributori e l’industria farmaceutica.
“…gli ordini di reintegro giornaliero della merce li faccio attraverso il mio gestionale. Chiedo un prodotto, ottengo una disponibilità da più fornitori, valuto il prezzo e lo acquisto. Il tutto in pochi secondi e per semplificare ancora di più ricevo in automatico la bolla elettronica e la fattura cosicché, quando i prodotti in poche ore arrivano nella mia farmacia c’è un caricamento rapido e controllato nel mio magazzino. La merce deve coincidere con il documento che io già posseggo...”
Mentre invece con l’industria Farmaceutica:
“Oltre al ristretto numero di distributori con cui ogni farmacia collabora, ci sono almeno più di 250 aziende che forniscono prodotti alle farmacie, dalle grandi case farmaceutiche a quelle specializzate in alcuni settori particolari, e tutte gestiscono la fase di vendita, di acquisizione del prodotto maniera tradizionale, consentitemi la battuta, con carta, penna e calamaio…”
Sono abbastanza evidenti le motivazioni che impongono questa differenza di gestione (le tempistiche, i volumi, gli interessi commerciali, ecc.) tuttavia dal lato della Farmacia esiste sempre più l’esigenza di migliorare la propria efficienza organizzativa e commerciale.
Alla luce di questa descrizione della stretta operatività, che non deve essere esaustiva della complessità di una farmacia, qual è la strada per l’efficienza organizzativa?
“Ultimamente, alcune aziende hanno elevato il livello di servizio alle proprie farmacie clienti; hanno compreso che per fidelizzare ulteriormente i propri clienti, oltre al prezzo, alle condizioni commerciali, alla logistica rapida, è indispensabile offrire servizi efficienti.”
Questo significa poter allargare l’utilizzo degli strumenti disponibili al maggior numero di fornitori. Oggi alcune aziende Multinazionali hanno implementato questo strumento ed è possibile effettuare ordini inviandoli all’azienda direttamente dal gestionale di farmacia.
La possibilità di gestire in automatico i miei ordini con queste aziende ha alzato sensibilmente la qualità della mia relazione con le stesse. La visita del rappresentante, che mensilmente o bimestralmente si riduceva alla compilazione manuale dell’ordine, oggi è più frequente, rapida e molto più mirata alle iniziative commerciali…” 
Questo è l’esempio di una Farmacia con una lunga tradizione, radicata nel suo territorio, che scommette sull’innovazione tecnologica e spinge per migliorare.
Le considerazioni da fare potrebbero essere molte ed il mercato del Farmaco è in continua evoluzione. L’osservazione che possiamo fare è che sotto il profilo tecnologico questo mercato soffre la mancanza di uno standard tecnologico di riferimento; c’è la tendenza, da parte delle singole industrie farmaceutiche, ad assumere iniziative scollegate tra loro che poi diventano inefficienti nel momento in cui si riversano sulla farmacia e questo non fa altro che ritardare il salto di qualità che un’entità come la farmacia deve poter fare nell’epoca in cui stiamo vivendo.
Una rivisitazione ed una riflessione approfondita da parte dell’industria farmaceutica su questi processi, forse ormai datati, può sortire effetti positivi sulle vendite, sulle reti commerciali fino ai processi organizzativi di produzione e logistica.
 
 
 
 
 

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